LE ASSOCIAZIONI DEL CRAAL

VACCINI

VACCINI INDISPENSABILI E VACCINI INOPPORTUNI

S. J. Ettinger e E.C. Feldman Trattato di medicina interna veterinaria 6° ed.
American Animal Hospital Association Canine Vaccine Guidelines 2006

Le vaccinazioni sono molto importanti per la salute dei nostri amici animali. Gli studi degli ultimi anni ci hanno permesso di acquisire nuove conoscenze sia sulla loro efficacia sia sui loro effetti negativi. E di modificare quindi modi e tempi della loro somministrazione. Due le novità più rilevanti.

Non tutte le vaccinazioni sono indispensabili
Per i gatti, tutte le ricerche sono concordi nel ritenere indispensabili, sempre, le vaccinazioni contro la gastroenterite e contro la rinite-congiuntivite-stomatite.
Per i cani, i vaccini assolutamente necessari sono risultati quelli contro la gastroenterite, il cimurro e l’epatite.
Non sempre necessari, invece, si sono rivelati il vaccino contro la leptospirosi per i cani, e quello contro la leucemia per i gatti. Questi vaccini vanno somministrati solo a cani e gatti esposti a significativi rischi di ammalarsi. Due soli esempi. Per i cani di piccolissima taglia che vivono in casa ed escono solo per i bisogni, si è constatato che i benefici sono inferiori agli effetti collaterali. E così per i gatti domestici, nei quali l’iniezione del vaccino ha, seppur di rado, provocato l’insorgere di tumori.

Gli intervalli tra i richiami
La miglior qualità dei vaccini, e più attenti esami sulla loro efficacia, permettono oggi di ridurre la frequenza dei richiami. Si è infatti accertato che gli anticorpi che proteggono dalle malattie rimangono attivi per più tempo di quanto si pensasse in passato. Ciò consente di somministrare il vaccino a intervalli più lunghi, garantendo lo stesso livello di protezione ma riducendo i rischi di effetti collaterali negativi. E anche di ridurre i costi per garantire la salute del nostro amico.

Ognuno dei nostri cani e dei nostri gatti ha un carattere e uno stile di vita che lo rendono unico. E quindi anche l’uso dei farmaci -in questo caso il vaccino- va personalizzato. E nessun veterinario potrà farlo nel modo più opportuno senza la collaborazione di chi gli è più vicino.