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LE ASSOCIAZIONI DEL CRAAL

PIU' FORTI SE UNITI:

PIU' FORTI se UNITI

"NO ALLA CACCIA SELVAGGIA"

Il CRAAL, per tutte le Associazioni animaliste del Lazio che rappresenta, parteciperà al presidio contro la caccia che ci sarà lunedì 19 aprile h. 12,00 e martedì 20 aprile h. 10,00 fino a quando verrà discussa la legge alla camera.

Una legge che permetterà l'allungamento del periodo della stagione di caccia segnando un destino crudele per tantissime specie migratrici e minando ancor di più la sicurezza dei cittadini italiani che subiscono in prima persona il rischio della violenza dei cacciatori.

Abbiamo solo questa carta, sostenere il presidio in tanti, per sperare di convincere i deputati a non votare questa ignobile legge.

Non pensare che altri saranno lì e che potremo farcela senza la tua presenza.

Non è così.

Non venire significa che permetterai che la caccia continui ad uccidere quelli che chiami fratelli preziosi del nostro pianeta.


"NO ALLA CACCIA SELVAGGIA" Serve anche la TUA voce.



Guarda le foto del presidio


PETIZIONE CONTRO l'art. 842 del Codice Civile
che consente ai cacciatori, e solo a loro, di entrare nei fondi privati non recintati senza il consenso del proprietario

IL PROSSIMO BERSAGLIO PUOI ESSERE TU!
E' ORA DI FINIRLA
RIVENDICHIAMO IL DIRITTO ALLA SICUREZZA NOSTRA E DEI NOSTRI FIGLI


L'UNIONE FA LA FORZA:

- Firma la petizione Nazionale


- Invia la lettera di protesta e la richiesta di intervento al Presidente della Regione Lazio



Roma, 29 gennaio 2010
Veronesi: «Sono per l'abolizione totale Istinti primitivi, non divertimento»


L'oncologo: «L'uccisione di ogni animale è un danno all'ecosistema» di UMBERTO VERONESI

L’approvazione da parte del Senato dell'emendamento che ripropone la riduzione dei limiti della stagione di caccia è stato definito un blitz da parte delle associazioni ambientaliste, Wwf compreso. Concordo sul fatto che questa decisione non debba passare sotto silenzio. Ed è giusto che le Regioni, a cui spetta le decisione finale circa l'estensione del periodo venatorio, considerino attentamente le motivazioni di chi vuole porre un freno al massacro degli animali.

Personalmente sono a favore dell'abolizione totale della caccia per questione di principio: sono un non violento e un pacifista e non posso concepire che uccidere esseri viventi ignari e indifesi possa essere definito un divertimento o addirittura uno sport. Sono un animalista convinto: sono vegetariano per motivi etici e mi batto da sempre per il rispetto della vita degli animali nell'ambito della ricerca scientifica e dell'utilizzo per l'alimentazione umana.
Come medico e come scienziato mi batto da sempre per il rispetto e il mantenimento degli equilibri della natura e credo che l'uccisione degli animali sia un danno all'ecosistema.

Credo quindi che l'attività venatoria non dovrebbe esistere in un mondo civile e penso comunque che cinque mesi di crudeltà verso gli animali siano più che sufficienti per dare sfogo agli istinti violenti, che io giudico primordiali, di chi non la pensa come me. Per fortuna si tratta di una minoranza: si stima che i cacciatori in Italia siano circa 750.000. Mi sembra assurdo, per lo svago di questo piccolo gruppo, rischiare di alterare l'equilibrio ambientale. Bisogna pensare alla riproduzione degli animali, ai nidi vuoti, ai piccoli senza cibo perché chi lo procura è stato ucciso. Senza contare i danni per il turismo ambientale, una risorsa importante e un esempio di cultura del nostro Paese, come ha segnalato con intelligenza il ministro Michela Vittoria Brambilla. Condividere con i cacciatori un ambiente incontaminato, un bosco, un prato, può creare disturbo, oltre che ragionevole apprensione, ha sottolineato il ministro. E io aggiungo che non si può godere della nostra natura, insegnare ai nostri ragazzi ad amarla e rispettarla come risorsa fondamentale del loro futuro, con lo spettro di uomini con in braccio un fucile, che si aggirano pronti a far scorrere il sangue degli animali che di questa natura sono una bellissima espressione.

Non è giusto calpestare il diritto di tutti per il piacere di pochi. Oltre tutto quasi esclusivamente maschi. Tengano conto i sostenitori della caccia che negli anni '90 sono stati indetti ben tre referendum per estendere i divieti della caccia. Nessuno ha raggiunto il quorum perché, appunto, la caccia è una passione di pochissimi, e per il resto della gente non è chiaro il suo impatto ambientale e la sua componente di crudeltà e dunque pensa non sia un problema che la riguarda di persona. Se tuttavia interrogati, gli italiani si dichiarano sfavorevoli: lo confermano tutti i sondaggi d'opinione degli ultimi anni. L'ultima ricerca di Eurisko di cinque anni fa ha evidenziato che oltre il 74% degli italiani è contro la caccia e sono certo che se si ripetesse oggi, grazie alla maggiore consapevolezza dell'importanza dell'ambiente, la percentuale sarebbe ancora più alta.





Riportiamo solo alcuni dei casi avvenuti negli ultimi giorni:

Roma, 8 gennaio 2007
Cacciatore minaccia la proprietaria del fondo e spara a un cane per ritorsione contro le proteste per il suo ingresso in un fondo.


Brutta avventura per Viviana Broglio, compagna del principe Urbano Sforza Barberini che, secondo quanto denunciato ai carabinieri, e' stata minacciata da due cacciatori introdottisi nella tenuta dello stesso principe alle porte di Roma. Uno dei due, alle rimostranze della donna che chiedeva conto della loro presenza fin nella coorte della tenuta di San Giovanni in Camporazio, ha sparato ad un cane, ferendolo ad una zampa, e le ha puntato il fucile.
'Abbiamo subito chiamato i carabinieri - spiega il principe Urbano Barberini - ma quelle persone si erano allontanate. Uno dei due cacciatori, che possono accedere alla tenuta ma non possono introdursi all'interno di una proprieta', alle rimostranze della mia compagna, per tutta risposta ha fatto fuoco su uno degli 11 cani, tutti randagi che accudiamo da tempo, ferendolo ad una zampetta. Poi ha cercato di far fuoco su un altro cane e infine ha puntato contro Viviana il fucile. Per fortuna il Comune di Roma ha un servizio di pronto soccorso per gli animali che ha prestato cure tempestive a quelle povera cagnetta'. (ANSA)


Pavia, 8 gennaio 2007
Donna in cortile ferita al volto da cacciatore


Una donna di 40 anni e' stata ferita al volto durante un incidente di caccia, avvenuto intorno alla frazione San Biagio di Garlasco (Pavia).
La donna, residente a Vigevano, ha riportato una lesione superficiale ad una guancia.
Le indagini sono condotte dai carabinieri: la donna e' stata raggiunta da un pallino sparato dal fucile di un cacciatore mentre si trovava nel cortile dell'abitazione dell'anziana madre. Dopo aver udito le grida della 40enne, i cacciatori si sono dati alla fuga.

..e tante altre storie drammatiche

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